Riassunto
a)La conoscenza ci permette di mantenere l’equilibrio; favorisce la tranquillità interiore; aiuta a comprendere le cose per quel che sono e riduce la paura.
b)In tutto questo fermento ci sono due problemi fondamentali. Il primo è la volatilità estrema dei mercati, il secondo problema, è che storicamente i crolli finiscono quando la gente finisce di parlarne.
c)La paura non serve a niente, crea stress ed abbassa le difese immunitarie. Le decisioni consapevoli hanno il grande beneficio di far conseguire immediata e profonda tranquillità.
d)Nel prepararsi per una battaglia ho sempre scoperto che i progetti sono inutili, ma la pianificazione è indispensabile.
Buonasera a tutti Voi,
Con questa lettera desidero fornirvi qualche elemento utile da considerare, stante il fatto che i media si sono buttati a capofitto sul tema con ogni sorta di pettegolezzo scaturente da vicissitudini legate al Covid 19.
Come avete notato ho deciso di selezionare le notizie affinché fossero di qualità. Di concentrarmi su numeri scientifici e sfuggire da tutto ciò che fosse emotivo. Obiettivo: evitare di rimanere sommerso dal diluvio di grida scomposte e parziali.
La conoscenza ci permette di mantenere l’equilibrio; favorisce la tranquillità interiore; aiuta a comprendere le cose per quel che sono e riduce la paura. Essere prudenti in questa circostanza è doveroso.
In tutto questo fermento ci sono due problemi fondamentali.
Il primo è la volatilità estrema dei mercati.
Il secondo problema, per rispondere alla domanda “Quando finirà?”, è che storicamente i crolli, o le correzioni dei mercati, hanno la tendenza a non concludersi finché la gente continua a parlarne. Mi spiego meglio.
Oltre al fatto che i crolli e la volatilità delle Borse sono un tema sempre ben presente nei media, mi pare ci sia in giro troppe persone ancora desiderose di provare a “comprare sul ribasso”. E’ lo sport più in voga negli ultimi anni: appena il mercato scende un po’, si può comprare, … che tanto poi risalirà grazie agli interventi della Banca Centrale America ed Europea.
In effetti è una tecnica che ultimamente ha funzionato bene. Ma se lo scenario del mercato è cambiato, applicare gli stessi comportamenti validi per lo scenario precedente non è detto sia una buona idea.
In genere succede che a un certo punto gli investitori, dopo averne buscate di santa ragione, smettono di attuare questa strategia e cominciano a pensare all’acquisto di case, terreni agricoli e oro fisico.
Poi i media smettono di parlare dei cali di Borsa, dato che la cosa non fa più notizia e la gente comincia ad ululare al solo sentire la parola “investimenti finanziari”. Solo dopo qualche tempo, quando tutti hanno venduto, impegnatissimi a fare previsioni funeste per i prossimi due secoli, i mercati ripartono, mentre nessuno guarda, spiazzando tutti.
Ecco che la paura non serve a niente, crea stress ed abbassa le difese immunitarie. Il nostro cervello, quindi, quando mancano conoscenze profonde su un determinato tema oppure siamo sotto stress, può facilmente farci fare scelte errate: scelte emotive.
Le decisioni consapevoli, infatti, hanno il grande beneficio di far conseguire immediata e profonda tranquillità.
I nostri investimenti possono soffrire nel breve, ed abbiamo dalla nostra diverse motivazioni “scientifiche” per avere prospettive positive nel medio/lungo periodo:
1. Se l’economia subirà uno stop, questo potrà essere solo temporaneo, poiché tutta l’umanità avrà ancora bisogno di beni e servizi, e di più ne avrà se ne ha subito una “sospensione emergenziale”, come in questa circostanza.
2. Tutti voi siete investitori di lungo termine (e chi non lo è lo deve diventare) ed in questo momento non avete la necessità di liquidare. Perciò la perdita sugli investimenti è in realtà solo virtuale, come virtuale lo era il guadagno sino al 23 febbraio. Solo se si vendesse otterremmo una perdita reale.
3. Quando l’emergenza coronavirus e la recessione saranno passati, il sistema economico si rimetterà in moto e gradualmente ritroverà l’equilibrio ad oggi smarrito. Il mercato finanziario, che anticipa l’economia reale, rifletterà al rialzo nei prezzi delle azioni questo nuovo equilibrio. E più sarà stato forte il ribasso più forte sarà il recupero.
Come è avvenuto tante volte in passato dopo crisi sistemiche anche di grande portata: le prime due guerre mondiali, il crollo del prezzo del petrolio nel ‘73, il crollo della Borsa Americana nell’87, la guerra in IRAQ nel ‘90, la bolla High Tech e il crollo delle torri gemelle nel 2001 , la crisi finanziaria nel 2008, la crisi europea nel 2011, ecc). Certamente bisognerà essere pazienti e razionali.
4. I vostri capitali e i vostri risparmi sono ben diversificati: per rischio, nazione, gestore, settore, valuta. La diversificazione in strumenti diversi ci consentirà di fare INSIEME delle valutazioni sull’opportunità o meno di: incrementare, riallocare o mantenere.
Concludendo: in questa fase è necessario guardare le cose con sano distacco emotivo, osservandole con competenza per quello che realmente sono e non per come gli altri hanno interesse a rappresentarcele.
In questi giorni vi telefonerò per sapere come state, capire il vostro personale punto della situazione ed una strategia da seguire da qui in avanti.
Nel prepararsi per una battaglia ho sempre scoperto che i progetti sono inutili, ma la pianificazione è indispensabile.”
DWIGHT EISENHOWER.
Per ogni necessità potrete scrivermi o telefonarmi. Io ci sarò!
Un caro saluto,