Riassunto
a)Il fai da te è veramente premiante? Ammettere di avere bisogno di qualcuno non è da tutti.
b)Dopo un po’, la finanza e gli investitori si abituano anche alle situazioni peggiori create dalla guerra commerciale Usa-Cina.
c)La Brexit è a un punto di svolta, dopo il teatrino un po’ di serietà.
d)Il rallentamento sarà un dato di fatto per cui non spaventarsi. Siamo pieni di liquidità ma non di iniziative imprenditoriali dove mettere questa liquidità.
e)Ci deve interessare cosa fanno gli investitori o i numeri per CAPIRE cosa fare: 14.000 miliardi di dollari di obbligazioni a tasso negativo al mondo sono un bel numero.
f)In base a questi numeri riesco a capire che la finanza FORSE non è più così semplice.
Mi fa piacere che il nuovo sito abbia attirato qualche curioso lettore, magari desideroso di un aiuto. Sono però rimasto stupito dal ricevere una mail dal Sig. Aldo che mi contattava perché “…aveva bisogno di recuperare una perdita”. Arriva un punto in cui bisogna farsi coraggio ed essere faticosamente razionali per dire “forse è meglio farmi aiutare”.
Alle persone che fanno questo passo faccio i complimenti poiché hanno deciso di cambiare le proprie abitudini (mammamia quant’è difficile) e tutelare la propria famiglia. Per quanto riguarda il Sig. Aldo, sono sicuro che è più importante esaminare il patrimonio attuale che le perdite passate (se non per fare efficientamento fiscale). Le perdite possono essere uno dei risultati della gestione del proprio patrimonio quando si punta al mero rendimento, i profitti invece saranno una naturale conseguenza quando il patrimonio risulta coerente con il nostro modo di vivere.
Nel frattempo, il mercato si stà assuefacendo alle tensioni commerciali tra Cina e USA degli ultimi due anni. Esse hanno rappresentato la principale fonte di incertezza per la crescita economica mondiale.
Dopo trattative lunghe e complesse, sembra tuttavia che le parti abbiano raggiunto un’intesa provvisoria per la stipulazione di un primo accordo, anche se le questioni strutturali legate alla guerra dei dazi restano comunque irrisolte. In ottica futura, questa potenziale intesa potrebbe rappresentare un punto di svolta di breve periodo.
Dopo mesi di stallo dei negoziati sulla Brexit, anche il recente avvicinamento tra il governo britannico e l’Unione Europea (UE) potrebbe costituire un punto di svolta. Una soluzione a breve è improbabile, pertanto sui mercati prevarrà un clima di incertezza ancora per qualche tempo (e sin qui mi rendo conto di non dire nulla di nuovo). Tuttavia, ora che la Camera dei Comuni ha acconsentito ad avviare la fase successiva del processo legislativo, un’uscita ordinata del Regno Unito dall’UE, seppur dopo una nuova proroga, appare un’ipotesi realistica (propongo un applauso di incoraggiamento
).
Per scendere nello specifico nel 90% dei Paesi la crescita ha rallentato rispetto all’anno scorso toccando il livello più basso dal 2009. Gli studi della Banca Centrale USA e del FMI stimano un impatto negativo del conflitto commerciale sulla crescita economica globale nell’ordine dell’1%. Tale effetto penalizzante traspare anche dalla decelerazione della crescita cinese, ai minimi degli ultimi decenni.
Da gennaio oltre 40 Banche Centrali hanno abbassato i tassi di riferimento, in parole povere significa che ci sarà più liquidità all’interno del sistema. Sottolineo che il mercato è inondato di liquidità, compresi i conti correnti degli Italiani. Il problema non è la quantità di denaro del sistema ma il numero esiguo d’iniziative imprenditoriali remunerative su cui puntare (se non ricevete il mutuo il problema non è certo che non c’è denaro, o è la banca che è troppo esposta o c’è qualche problemino alla centrale rischi).
Di recente questi potenziali punti di svolta hanno alimentato un certo ottimismo sui mercati finanziari internazionali. Alcune borse sono tornate sopra ai massimi, e sui mercati obbligazionari si è assistito a prese di profitto. Per sapere se tale ottimismo sarà duraturo, sarà anche importante vedere se le società continuano a sfornare utili.
Quando leggo che il posizionamento degli investitori è sempre più attendista mi sorge spontaneo un pensiero … “e chissenefrega”: come se la media del pollo debba fare testo sulla VITA PERSONALE di ognuno di noi. Mi interessa sapere che le obbligazioni in circolazione con rendimento negativo supera 14.000 miliardi di dollari: vi invito a scrivere su un foglio la cifra con tutti gli zeri e a fare una riflessione sull’enormità della somma detrattrice di rendimento (in questa cifra sono presenti i titoli di stato Italiani con scadenza sino a 3 anni).