Tanti Auguriiiii! È passato Babbo Natale? No, a me sembra stia passando la Befana col carbone.
Si riparla di TASSA PATRIMONIALE. Ma niente panico, mi raccomando.
Nella discussione della legge di bilancio 2020 ci sono state alcune proposte da valutare con particolare attenzione.
L’obiettivo in questione sarebbe di semplificare e riordinare (e qualcuno ne farebbe anche a meno) ovvero: cancellare l’Imu, anche sulle seconde case, l’imposta di bollo sui conti correnti bancari e sul deposito titoli; per compensare le mancate entrate di queste imposte alcuni deputati hanno creato un emendamento che nella formulazione è a tutti gli effetti una patrimoniale (articolo).
I dettagli dell’emendamento, che sottolineo non è ancora stato approvato, ed ha avuto una decina di cofirmatari sono i seguenti:
IMU: Cancellazione anche sulla seconda casa (perchè entra in vigore una nuova tassa sul valore netto dell’immobile)
BOLLO Conti Correnti: Cancellazione (entra in vigore la nuova aliquota progressiva)
BOLLO Titoli: Cancellazione (viene sostituita dalla nuova aliquota progressiva)
NUOVE ALIQUOTE dal 2020
da 500.000 a 1 milione: 0,20 %
da 1 a 5 milioni: 0,50 %
da 5 ai 50 milioni: 1 %
oltre 50 milioni: 2 %
Imposta straordinaria 2021
Patrimoni oltre 1 miliardo: 3 %
Una novità consistente la troviamo nel calcolo: deve essere considerato il valore complessivo di beni MOBILI (ad esempio titoli ed investimenti) e degli IMMOBILI (il loro valore netto, quindi bisogna togliere i finanziamenti ed i mutui). Di questi valori dobbiamo riconsiderare ANCHE quanto detenuto ALL’ESTERO. Non fatevi venire idee strane perchè l’eventuale omissione di dichiarazione di beni esteri prevede sanzioni dal 3% al 15% dell’importo. Non ne vale la pena.
Pertanto, se le soglie possono sembrare poco accessibili, o da persone molto abbienti, in realtà vi rientrano anche tutte quelle persone che magari non sono particolarmente ricche ma magari possiedono la propria casa ed hanno ereditato l’immobile dei genitori. In questo passaggio non vedo un favore allo stanco mercato immobiliare italiano dell’ultimo decennio che stava dando segni di vita in questi mesi.
Per quanto qualcuno stia gridando “al lupo, al lupo”, faccio presente che una patrimonialina sugli strumenti finanziari (ed assimilabili) la stiamo già pagando da diversi anni: ed è dello 0,2%. Abbiamo fatto l’abitudine anche a questo e la notiziona della Patrimoniale ci fa storcere il naso probabilmente perché vicina a Natale.
Congettura:
Facciamo un esempio. Ci siamo fatti male ad una caviglia e il medico ci consiglia che per guarire dobbiamo fare una puntura. Normalmente ci verrebbe da chiedere se la stessa soluzione c’è per via orale o se si può fare a meno dei medicinali. Un altro esempio ancora; ammettiamo che per la soluzione del nostro piede il medico ci avesse detto che dovevamo operarci, avremmo chiesto disperatamente se c’era un’altra soluzione; se ci fosse stata, e per caso fosse stata un’iniezione non avremmo battuto ciglio, anzi saremmo stati sollevati. Eppure il risultato sarebbe stato uguale al primo esempio.
Come strategia ritengo possa essere plausibile il fatto che inizino a parlare dello spauracchio patrimoniale per abituare i cittadini alla possibilità di un aumento della tassazione esistente; a quel punto una tassazione alternativa (come l’aumento della tassa di successione) sarà sempre preferibile alla patrimoniale, la quale sarà presa con sollievo come l’iniezione dell’esempio.
È dal 20 Gennaio 2015 che esiste un disegno di legge sulla rielaborazione della legge successoria (e non per migliorarla!!!). Strano a dirsi ma attualmente, il nostro Paese sotto questo aspetto è un paradiso fiscale.
Morale della favola; se propongono una variazione della legge successoria è improbabile che passi. Se propongono una cosa più grossa e fastidiosa come la patrimoniale, la legge successoria a confronto è una punturina che sostituisce l’operazione con anestesia.