Riassunto
a)Interessarmi del mio patrimonio è un diritto e un dovere. E’ inutile dedicare tempo a produrre denaro se non si trova il tempo minimo indispensabile per interessarsene.
b)Le norme e lo Stato non potranno mai tutelare completamente gli investitori ed eliminare quello che a questi non piace: il rischio.
c)Scambiare il consulente finanziario con l’Agenzia delle Entrate quando vengono richiesti alcuni dati è come andare dal medico e mentirgli quando ci chiede se siamo allergici a qualcosa.
d)Il MES è un’assicurazione dove bisogna pagare il premio: roba gratis non si è mai vista, e se investi in maniera corretta il tuo risparmio non devi preoccuparti che “l’assicuratore” paghi.
d)Buon Natale a tutti.
Se sei preoccupato per i tuoi soldi, fai bene, meglio leggere cosa c’è scritto nei contratti!!!
Ovviamente la mia è una provocazione poiché spesso alla maggior parte i contratti bancario/finanziari risultano di difficile lettura e comprensione . Quello che mi preme sottolineare è la maggiore consapevolezza che il cliente deve avere sul proprio patrimonio/risparmio.
Perche?
Alla Banca Popolare di Bari 26.000 investitori avevano chiesto di rientrare in un profilo prudente, ma solo in 300 casi la banca, al momento di piazzare le proprie azioni e obbligazioni, ha limitato i rischi. Dagli atti emerge come la banca abbia bloccato la possibilità di modificare i profili di rischio per 999 giorni (direi che in più di due anni ne possono succedere di cose che fanno variare la situazione personale) e indotto gli investitori a vendere titoli molto meno rischiosi come i Titoli di Stato Italiani.
L’obiettivo di investimento classificato come conservativo era associato solo a 300 clienti, benché oltre 26 mila (più della metà del totale) avessero dichiarato espressamente, nelle domande relative agli obiettivi, di volere prioritariamente proteggere il capitale.
Oltre a ciò aggiungiamoci pure che il 22% dei clienti che nel 2014 ha contribuito alla ricapitalizzazione sottoscrivendo i titoli della Bpb (conflittino di interesse piccolo piccolo); la liquidità derivava da rimborsi di posizioni un tantino diverse: appunto Titoli di Stato.
E BUON NATALE A TUTTI!!!
Ora stante il dolo e la mala gestione del caso sopra descritto che imperversa su tutti i giornali e telegiornali, ritorniamo sempre su quella vecchia frase che ogni tanto mi sento dire dopo una improbabile reticenza a rispondere a domande serie sulla situazione professionale ed il profilo di rischio “…ma fai come se i soldi fossero i tuoi…”.
Eccerto, ho 46 anni, non ho figli e tengo partita iva; tu ne ha 58 hai 3 figli e sei dipendente: spiegami come il nostro portafoglio può essere uguale?
Chi non vi fa domande su di voi, la famiglia ed il lavoro non può darvi alcun consiglio patrimoniale. Chi accetta una gestione con quattro domande da catalogo accetta bassa qualità e necessariamente, prima o poi, delle delusioni. D’altronde siamo un paese che spende 9 miliardi in consulenze esoteriche e 200 milioni in consulenza finanziaria: il risultato è nei primi paragrafi, ma potrei aggiungere le obbligazioni subordinate di qualche anno fa, i diamanti di improbabile valore, i contratti fraudolenti con piattaforme di trading false, e mi fermo qua altrimenti non la finiamo più.
Ah, giusto, avete correttamente incominciato a mostrare le vostre perplessità sulla questione MES (acronimo italianizzato dell’ESM del Meccanismo Europeo di Stabilità). Vi ricordate il 2011?. La crisi greca e successivamente quella italiana? Chi ha avuto strumenti di risparmio gestito di tipo obbligazionario globale non mi risulta che abbia sofferto le pene dell’inferno.
Lo stesso è successo nel caso di un cliente della Veneto Banca o della Popolare di Vicenza (banche passate a miglior vita) che avesse avuto del risparmio gestito. Non mi risulta che su questi strumenti abbia avuto problematiche collegate alle sorti della banche. Morale della favola: se utilizzate strumenti a contenitore come fondi, sicav, etf potete tranquillamente leggervi i fumetti (Dylan Dog, Natan Never, Dampyr, …) invece che temere i titoloni catastrofali che non vi fanno passare un SERENO NATALE.
Appunto è Natale, cerchiamo di passare momenti di serenità insieme alla nostra famiglia e di riconsiderare ciò che veramente è importante: ogni tanto tendiamo a dimenticarlo facendoci travolgere dalle cose che “DOBBIAMO” fare, quando anche solo un gesto di attenzione può fare la differenza nell’animo altrui.
Sereno Natale a voi e alle vostre famiglie… e buona consulenza a tutti.